Il percorso di valutazione psicologica, di seguito elencato, non è da ritenersi obbligatorio per usufruire dei servizi psicologici, i quali sono accessibili anche con la modalità ad incontri singoli. La valutazione psicologica del PTSD ovvero Disturbo Post-Traumatico da Stress è lo strumento diagnostico che consente allo psicologo, professionista della salute mentale, di identificare la presenza e la gravità del Disturbo in individui che hanno vissuto eventi traumatici o ne sono stati testimoni. La valutazione psicodiagnostica esamina i sintomi specifici, come flashback, incubi, evitamento di situazioni che ricordano il trauma, ipervigilanza, reazioni emotive intense etc. Le prove somministrate sono riconosciute a livello nazionale e internazionale e vengono somministrate nel rispetto delle linee guida e le tarature specifiche a seconda dell’età e della fragilità da indagare. La relazione psicodiagnostica, rilasciata al termine del percorso valutativo, è un importante referto che fornisce un quadro clinico dei sintomi esperiti paziente rilevando la presenza o meno di disturbo post-traumatico da stress. È quindi un documento fondamentale per favorire i contatti
interdisciplinari con altri professionisti, quali pediatri, neuropsichiatri infantili, psichiatri, avvocati o con la scuola al fine di promuovere una presa in carico del paziente, se il paziente è in età scolastica.
Il Percorso di Valutazione del Disturbo Post-Traumatico da Stress si rivolge a pazienti dagli 8 anni in
poi e comprende, nel dettaglio:
- 2 incontri di valutazione (anamnesi, somministrazione test);
- 1 incontro di restituzione e rilascio relazione psicodiagnostica finale.
Eventuali futuri incontri valutativi di approfondimento con la psicologa o con altro specialista (pedagogista/logopedista/psicologo/neuropsichiatra infantile/neuropsicomotricista) verranno concordati, se necessari, con la famiglia del minore o con il paziente stesso, se maggiorenne.